Una finestra sul mondo… Buon giovedì grasso! Perché tt u’ mond è paese…
Sono un operatore sociale, mi occupo, fra l’altro, di formazione professionale e orientamento al lavoro. Io e i miei colleghi lavoriamo per far si che le persone in accoglienza diventino autonome e a cercarsi un lavoro. Supportiamo il processo di consapevolezza di sé, delle proprie risorse e dei propri limiti,
Sono stato al mare, ho fatto un bagnetto da pensionato. Ad un tratto ho sentito come un lamento lontano, mi sono girato verso la collina, ma veniva dal mare, viaggiava su leggere onde dall’ Egeo di Atene per giungere a noi. Erano gli scultori greci, quelli che hanno rappresentato l’anatomia
Blessing e Stephanie. La forza delle donne. Perseveranza e fiducia in noi stesse. Mercoledì abbiamo salutato Blessing e la piccola Stephy. Una giovane mamma e una vivacissima figlia che ci hanno trasmesso la voglia e la capacità di affrontare con determinazione il presente ed anche il futuro!!! Blessing mettendo in
Perché ci piace collaborare con l’Auser Perché le persone sono considerate di inestimabile valore, pezzi unici, Auser risorse per sé e per gli altri in tutte le età. “Il tempo dà valore alle cose, una vita attiva dà valore alle persone”. Ci confidano le volontarie. Noi rispondiamo che a volte
Oggi Amina Isboorti Mohamud saluta le sue “colleghe” del Ponte 🌈 dopo aver condiviso con loro un percorso di volontariato di 6 mesi durante il quale ha messo a disposizione la sua capacità di relazionarsi con gli altri, la sua empatia e sensibilità. In che modo❓ Responsabilmente, distribuendo vestiario e dando una mano
Musica meticcia con tamburi porteñi, Kora gambiana, tamburo darbuka (corretto?), un chitarrista italo nigeriano e un violoncellista apparentemente italico. Il tutto amalgamato dalla voce e dai tamburi di una splendida Frida Neri. GUARDA IL VIDEO Con Sprar-Siproimi della cooperativa Nuova Ricerca Agenzia Res, Marzia Gambini, Alessandro Fulimeni, Gea, Jolanda, Gianluca,
“Un piccolo Campione” Giulia, Amina, Blessing e Stephanie. Tre ragazze e una bambina in giro per la città di Fermo. Tre ragazze che intervistano, con l’ausilio di un questionario, studenti, commercianti, volontari a proposito della percezione che hanno della presenza straniera nel nostro territorio. “Disponibilità, sorrisi, curiosità e apertura.” Racconta
“Non ce la sentimmo di dire subito no, ma neanche eravamo sicuri di rispondere sì. Ne parlammo tra noi: c’era curiosità e voglia di fare qualcosa, ma anche dubbi che riguardavano l’utilità reale, per un ragazzo che magari sarebbe stato meglio insieme a suoi coetanei, invece che a due persone